Il lago
Il Lago Maggiore, secondo bacino italiano per superficie e volume (rispettivamente 212.5 km2 e 37.5 km3) è uno dei più grandi laghi della zona alpina e si è originato per l’opera di escavazione di due ghiacciai che si muovevano dalle Alpi attraverso le valli dei Fiumi Ticino e Toce.
Il bacino imbrifero del lago copre una superficie di 6.599 km2, il cui 50% si trova a quote superiori ai 1.283 m s.l.m. Amministrativamente il bacino imbrifero ricade entro i confini dell’Italia (3.229 km2), con le Regioni del Piemonte e della Lombardia, e della Svizzera (3.370 km2), ma l’80% della superficie lacustre si trova in territorio italiano.
Il bacino imbrifero del Verbano include quello del Lago di Lugano, le cui acque confluiscono nel Maggiore attraverso il Fiume Tresa a Luino. Il bacino idrografico a cui appartiene il Lago Maggiore presenta come immissari principali i fiumi Ticino e Toce, mentre l’emissario principale è il fiume Ticino. Sul lago sono presenti tre prese di captazione per l’acqua potabile situate precisamente a Leggiuno (VA), Ghiffa (VB) e Brissago (TI).
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Altri importanti usi del lago sono rappresentati dalla balneazione, dalla pesca sportiva e professionale e dalla nautica da diporto. Le acque in uscita sono di importanza fondamentale per l’uso industriale (soprattutto idroelettrico) e per l’uso irriguo, andando a irrigare le colture di estesi territori della Pianura Padana.
Il livello lacustre del Lago Maggiore è regolato al suo incile dalla diga della Miorina, in località Golasecca a Sesto Calende.
La Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere ha promosso, a partire dal 1978, dettagliate ricerche limnologiche finalizzate al pieno recupero del lago. Sulla base dei risultati conseguiti nel lungo periodo, il piano di protezione ambientale si è posto l’obiettivo di ridurre il carico di fosforo dal bacino ad un livello al di sotto delle 200 t P a-1 in modo da mantenere costante nel lago concentrazioni di fosforo inferiori ai 10 mg P l-1. Dal 1987 ad oggi, a seguito della diminuzione del carico esterno di Fosforo nelle acque, il lago è passato dalla condizione di mesotrofia a quella di piena oligotrofia.
L’ambiente idrico litorale è influenzato in modo diretto ed immediato dagli apporti dai tributari e dagli scarichi a lago: la qualità di queste acque può essere molto diversa da quella pelagica, tanto da creare seri problemi in mancanza di un corretto ed efficace trattamento dei reflui urbani.
![maggiore-2](https://www.cipais.org/web/wp-content/uploads/2023/03/maggiore_2.jpg)
Un’altra importante tematica promossa dalla CIPAIS è lo studio delle sostanze pericolose, che per il Lago Maggiore è portata avanti dal 1996 con le ricerche sulla contaminazione da DDT in primis, dato la presenza del sito di produzione ENICHEM di Pieve Vergonte, responsabile dell’inquinamento delle acque, sedimenti e organismi del lago Maggiore. Successivamente sono stati analizzati altri composti organici (IPA, PCB, PBDE, pesticidi) e inorganici, come alcuni metalli potenzialmente tossici e il mercurio, per il quale in particolare nel 2004 è stata svolta dal CNR IRSA un’indagine conoscitiva sui livelli di concentrazione nei diversi comparti ambientali. Dal 2013 il Lago Maggiore è oggetto di studio anche per l’antibiotico resistenza nei batteri lacustri.
Dal 2008 per il lago sono stati approntati studi sull’ambiente litorale, come lo studio del grado di fruibilità e la valutazione del potenziale di rinaturazione delle rive e studi dell’ecomorfologia della fascia perilacuale (applicazione dell’Indice di Funzionalità Perilacuale per la definizione della qualità ecologica delle rive lacustri); inoltre sono stati condotti i monitoraggi delle macrofite e dei macroinvertebrati, analizzati anche nei tributari. Negli ultimi anni sono stati condotti studi sulla presenza di specie aliene e gli impatti sulle comunità autoctone.
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Bacino Svizzero | Bacino Italiano | Totale | |
---|---|---|---|
Area del Bacino Imbrifero
(Km 2
)
|
3370 | 3229 | 6599 |
Area
(Km 2
)
|
42,6 | 169,4 | 212 |
Volume
(Km 3
)
|
7,5 | 30 | 37,5 |
Profondità media
(m
)
|
- | - | 176 |
Profondità massima
(m
)
|
- | - | 370 |
Tempo teorico medio di ricambio
(anni
)
|
1,6 | 2,4 | 4,0 |