Programmi di ricerca
I primi studi
A partire dal 1974 la CIPAIS promuove e contribuisce al finanziamento di ricerche sull’evoluzione trofica dei Laghi Maggiore e di Lugano, attività questa realizzata dal 1978 a fronte di programmi quinquennali (o triennali dal 2013) di ricerca, garantendo così sistematicità all’acquisizione di dati idrologici, meteoclimatici e limnologici relativi ai laghi, ai loro tributari e ai bacini imbriferi.
I programmi di ricerca sono diversificati per il lago Maggiore e il lago di Lugano in modo da poter adattare i contenuti delle ricerche alle esigenze conoscitive ed agli obiettivi per la tutela delle acque lacustri fissati dalla CIPAIS.
I primi studi effettuati sul Lago Maggiore (dal 1978 al 1997) e sul lago di Lugano (dal 1988 al 1994) sono stati orientati alla conoscenza degli aspetti batteriologici e igienistici.
Nel 1985 è stato condotto uno studio per i due laghi sul fabbisogno delle opere per la protezione delle acque lacustri dall’inquinamento, aggiornato nel 2003 con il “rapporto sullo stato attuale e fabbisogni di opere per la protezione delle acque italo-svizzere”.
Le tematiche
Un pilone fondamentale nelle attività promosse dalla CIPAIS è costituito dalle indagini limnologiche, che rappresentano un patrimonio di dati storici di oltre 30 anni di ricerche, permettendo di disporre di uno strumento diagnostico dello stato dei laghi.
Le ricerche sulla limnologia hanno permesso di seguire l’evoluzione trofica dei laghi e raccogliere dati sull’andamento di diversi parametri chimico-fisici, monitorando le diverse componenti biotiche ed abiotiche dell’ecosistema.
Un’altra importante tematica promossa dalla CIPAIS è lo studio delle sostanze pericolose, che per il Lago Maggiore è portata avanti dal 1996 con le ricerche sulla contaminazione da DDT in primis, dato la presenza del sito di produzione ENICHEM di Pieve Vergonte, responsabile dell’inquinamento delle acque, sedimenti e organismi del lago Maggiore.
Successivamente sono stati analizzati altri composti organici (IPA, PCB, PBDE, pesticidi) e inorganici, come alcuni metalli potenzialmente tossici il mercurio, per il quale in particolare nel 2004 è stata svolta dal CNR IRSA un’indagine conoscitiva sui livelli di concentrazione nei diversi comparti ambientali.
Tematiche emergenti
La sezione 3 “Ambienti litorali e tematiche emergenti” ed il relativo programma di ricerche si è costituita nel 2008 con il nome” Ecomorfologie delle rive”.
Le prime indagini svolte nel quinquennio 2008-2012 per il lago Maggiore ed il lago di Lugano hanno riguardato lo studio del grado di fruibilità delle rive e dell’ecomorfologia della fascia perilacuale (applicazione dell’Indice di Funzionalità Perilacuale per la definizione della qualità ecologica delle rive lacustri); inoltre sono stati condotti i monitoraggi delle acrofite e dei macroinvertebrati, analizzati anche nei tributari.
I risultati hanno permesso di compilare le schede degli indicatori del Pannello di Controllo L3 1 Colonizzazione delle sponde da parte del canneto, L3 2 Abbondanza relativa delle principali macrofite e L3 3 Morfologia delle rive lacustri.